Come risparmiare energia elettrica

L'ESPERTO CONSIGLIA

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Oggi risparmiare energia elettrica è fondamentale per ridurre la spesa delle bollette e per tutelare l’ambiente. Ma cosa fare per risparmiare energia elettrica? In 3 modi:

  1. Effettuando una riqualificazione energetica dell’abitazione
  2. Scegliendo elettrodomestici a basso consumo
  3. Utilizzando in modo consapevole gli stessi elettrodomestici e altre risorse

Di seguito vediamo più nel dettaglio quali elettrodomestici scegliere e alcuni suggerimenti su come utilizzarli per risparmiare energia elettrica in casa.

 

Come risparmiare energia elettrica

Un fattore importante per il risparmio energetico è la riqualificazione delle abitazioni: operazioni come la sostituzione degli infissi, la sostituzione della caldaia, l’installazione di pannelli solari, installazione di cappotto termico per isolare i muri e gli infissi, rappresentano soluzioni moderne che aiutano a ridurre al minimo il consumo elettrico.

Oltre a tutti questi aspetti, che potremmo definire più strutturali, l’acquisto di elettrodomestici ad alta classe energetica e un utilizzo consapevole permettono di ridurre in modo importante i consumi energetici.

 

10 consigli per risparmiare sulla bolletta dell’elettricità:

  1. Spegnere gli elettrodomestici.
  2. Evitare lo spreco con la funzione standby.
  3. Acquistare elettrodomestici a basso consumo.
  4. Utilizzare prese a ciabatta con tasto on/off.
  5. Scegliere lampadine a LED.
  6. Sfruttare la luce naturale.
  7. Sfruttare la domotica.
  8. Condizionatori 5-8 gradi in meno.
  9. Lavastoviglie e lavatrici a pieno carico.
  10. Posizionare forno e frigo lontani.

 

Lampadine LED

Uno dei principali metodi per diminuire i consumi di energia è quello di utilizzare le lampadine a LED (Light Emitting Diod), ovvero il diodo a emissione di luce. Si tratta di lampadine che emettono la stessa quantità di luce di quelle tradizionali a incandescenza, ma riducono contemporaneamente le spese in bolletta e l’impatto ambientale.

Si tratta di luci compatibili con tutti gli attacchi esistenti che possono essere accese e spente continuamente, emettendo la luce quasi istantaneamente dopo l’accensione. Queste lampadine hanno un costo superiore rispetto alle tradizionali, una singola lampadina costa tra i 10 e i 20 euro, ma si tratta di un investimento a lungo termine: durano molto di più (anche 15/20 anni) e il loro utilizzo richiede un minor consumo energetico che si traduce in un risparmio in bolletta. I LED infatti consumano circa il 90% di energia in meno rispetto alle tradizionali lampade a incandescenza, che producono una grossa quantità di emissioni di CO2 impattando negativamente anche sull’ambiente.

 

Elettrodomestici: classe energetica e bassi consumi

La classe energetica degli elettrodomestici, conosciuta anche come classe di efficienza energetica o classe di consumo energetico, è un valore che indica l’impatto energetico di ogni singolo apparecchio sui consumi di una casa. La classe energetica quindi rappresenta il consumo in kWh degli elettrodomestici e, di conseguenza, i costi della bolletta dell’elettricità.

La classe energetica va dalla lettera A+++ (consumi minimi) alla lettera G (consumi massimi). Scegliere elettrodomestici ad alta efficienza energetica, o a basso consumo, significa fare un investimento per risparmiare sulla bolletta ed evitare un impatto negativo sull’ambiente.

Per fare la scelta giusta durante l’acquisto, è possibile verificare le informazioni e i dati dell’apparecchio sull’etichetta energetica. Quest’ultima è lo strumento per determinare con semplicità la classe energetica di appartenenza ed è obbligatoria per tutti gli elettrodomestici venduti nell’Unione Europea. L’etichetta deve essere applicata sulla parte anteriore del prodotto ed è previsto un diagramma a colori: va dal verde scuro per gli apparecchi di massima efficienza (classe energetica A), fino al rosso per quelli che consumano maggiormente (classe energetica G).

 

Esempio di un’etichetta di un elettrodomestico di classe A.

 

Elettrodomestici: funzione in stand-by

Gli elettrodomestici anche da spenti continuano a consumare energia, poiché assorbita da alimentatori, sensori in attesa di un segnale, display o LED che indicano lo stato di attesa dell’apparecchio. La funzione stand-by è un’abitudine molto diffusa che a fine anno può incidere notevolmente sulla bolletta. Per avere un reale risparmio sulla bolletta energetica è necessario spegnere tutti gli elettrodomestici quando non vengono utilizzati.

Secondo l’Enea (Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile) un singolo dispositivo elettronico in modalità stand-by può consumare in media da 1 a 4 watt ogni ora, che sulla bolletta si traduce in un consumo pari al 10% della spesa complessiva.

Un metodo alternativo potrebbe essere quello di attaccare tutte le spine degli apparecchi a una sola ciabatta con interruttore per semplificare questa operazione e spegnere contemporaneamente tutti gli elettrodomestici in stand-by.

Elettrodomestico Ore di utilizzo
h/anno
Potenza W Consumo kWh/anno
(medio)
Costo euro/anno
(medio)
Consumo kWh/anno
standby
Costo
euro/anno
standby
Frigorifero 8.760 Classe A 305 80 30,5 8
Forno elettrico 52 2000 105 62 10,16 6
Microonde 160 1500 240 30 24 3
Lavastoviglie 220 cicli/anno Classe A 220 60 22 6
Phone 160 1800 290 75 29 7,50
Lavatrice 260 cicli/anno Classe A 240 63 22,86 6
Televisore 1280 150 190 50 19 5
Condizionatore Fabbisogno freddo 1300 kWh COP : 3 425 120 42,5 12
Totale 540 53,50

TABELLA CONSUMI: in questa tabella mostriamo un esempio di consumo di energia elettrica degli elettrodomestici di uso comune. Abbiamo calcolato il consumo annuo con una spesa media, tenendo conto anche dello standby: se spegnessimo i dispositivi invece che lasciarli in standby, potremmo ridurre il consumo di energia e la spesa complessiva (in questo caso 53,50 euro).

 

Elettrodomestici: come usarli

Il risparmio energetico è un fattore che sta acquisendo sempre più importanza: consumare meno significa risparmiare sulle bollette e salvaguardare l’ambiente. Per fare questo è necessario scegliere e utilizzare gli elettrodomestici in modo consapevole.

Per cercare di ridurre i consumi elettrici in ambito domestico si possono seguire alcuni piccoli consigli che non riguardano direttamente la funzione dell’elettrodomestico. Per esempio una corretta pulizia e manutenzione di forno, frigorifero, lavatrice, ecc incrementa l’efficienza energetica della casa.

Un altro consiglio è quello di scegliere il programma eco o a basso consumo per l’utilizzo di lavatrici e lavastoviglie. Si tratta di un programma che può richiedere due o più ore per completare un ciclo di lavaggio, ma permette di risparmiare acqua ed elettricità perché riscalda più lentamente e raggiunge temperature minori. È importante sottolineare che questo discorso vale per gli elettrodomestici più recenti e di classe energetica alta (A e B).

Vediamo di seguito alcuni consigli sugli elettrodomestici più utilizzati nell’ambito domestico.

 

Frigo e Congelatore

Il frigorifero e il congelatore sono due degli elettrodomestici presenti in tutte le case. Mediamente il frigorifero comporta una spesa annuale di 150 euro: ci sono alcuni accorgimenti che permettono di abbassare il consumo energetico e quindi l’impatto sulla bolletta.

È fondamentale mettere il cibo all’interno del frigo soltanto nel momento in cui si è raffreddato completamente e sistemando ogni prodotto al suo posto (per esempio la frutta e la verdura negli appositi cassetti, i cibi già cotti nei ripiani più alti e i latticini, la carne e il pesce nei ripiani centrali o più bassi). Altri consigli sono di non aprire e chiudere sempre la porta del frigorifero e non riempirlo eccessivamente.

Un altro aspetto a cui bisogna porre attenzione è la sbrinatura. Trovare il ghiaccio all’interno di frigo e congelatore è normale, ma rimuoverlo aiuta a mantenere l’elettrodomestico efficiente e a risparmiare fino al 20% sulle bollette.

 

Posizionare il forno lontano dal frigo

Un aspetto che non tutti conoscono è l’importanza della distanza tra frigorifero e forno: tra i due elettrodomestici dovrebbero esserci almeno 50 centimetri di distanza. Questo perché mettere il frigorifero vicino a una fonte di calore, come appunto il forno, può ridurne l’efficienza.

Spesso questa distanza viene a mancare per motivi di spazio: in questo caso è bene fare attenzione all’isolamento. Sarebbe opportuno inserire tra frigo e forno degli elementi isolanti, come per esempio la parete del modulo cucina appositamente strutturata. In questo modo lo scambio di calore tra i due apparecchi viene interrotto, evitando il surriscaldamento e un aumento del consumo energetico per una corretta funzionalità.

 

Lavatrice e Lavastoviglie

Lavatrice e lavastoviglie sono due degli elettrodomestici che consumano di più: è quindi importante utilizzarli in modo consapevole. Ci sono alcuni accorgimenti che valgono per entrambi gli apparecchi, per esempio farli andare durante le ore in cui l’elettricità costa meno (orario serale e notturno), farli andare a pieno carico e utilizzare un lavaggio a basse temperature.

Per quanto riguarda le lavatrici, si consiglia un modello a basso consumo che consente di utilizzare meno acqua, meno detersivo e anche meno energia elettrica. Anche per la lavastoviglie vale la regola di utilizzare la giusta quantità di detersivo e si consiglia di asportare i residui di cibo per evitare di intasare il filtro durante il lavaggio.

 

Condizionatori: come usarli risparmiando energia

Scegliere un condizionatore ad alta efficienza energetica significa risparmiare sulla bolletta: per esempio, un apparecchio di nuova generazione con potenza di 5,7 kWh consuma poco più di 300 kWh in 500 ore di utilizzo, rispetto ai 900 kWh di un vecchio condizionatore.

Ci sono alcuni consigli per utilizzare il condizionatore in modo efficiente, evitando sprechi di energia. Per prima cosa, scegliere una stanza abbastanza ombreggiata in cui posizionare l’impianto e utilizzarlo con temperature di circa 5-8 gradi in meno rispetto alla temperatura esterna. Quando si accendono i condizionatori in casa è bene assicurarsi che porte e finestre siano chiuse, per evitare la dispersione dell’aria fresca. Una corretta manutenzione dei condizionatori, inoltre, permette un corretto funzionamento: è importante che i filtri d’aria siano puliti con regolarità in quanto la polvere si può trasformare in batteri.

Infine, esiste la funzione deumidificazione che permette di eliminare l’umidità dall’ambiente senza la necessità di raffreddare l’aria: in questo modo si consuma meno energia, si abbassa la temperatura fino a 3 gradi e si diminuisce l’afa.

 

Domotica e risparmio energetico

Oggi si parla di vivere in una casa domotica o smart home, ma cosa significa? Questi termini fanno riferimento a un insieme di apparecchi tecnologici che rendono la casa più intelligente ed efficiente poiché si possono gestire digitalmente gli elettrodomestici. Per esempio si possono accendere e spegnere le luci, aprire e chiudere le tapparelle e gestire i sistemi di allarmi.

Grazie alla tecnologia è possibile creare abitazioni smart e sostenibili, sfruttando i vantaggi della domotica per il risparmio energetico, per esempio, spegnendo i dispositivi con un click per evitare lo standby, o programmando l’accensione e lo spegnimento del condizionatore o del riscaldamento da un’app.

 

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