Gli infissi in legno garantiscono ottime prestazioni termiche ed acustiche con un design di altissimo livello: gli infissi realizzati in questo materiale sono infatti un vero e proprio elemento di arredo, capaci di rendere qualsiasi ambiente unico e raffinato.
Gli infissi in legno rappresentano oggi un’eccellenza dell’artigianato italiano: possono essere personalizzati e realizzati completamente su misura, scegliendone l’essenza (tra conifere e latifoglie), la lavorazione (massello o lamellare o finger joint) e infine una verniciaturaLa verniciatura è un processo che consiste nell'applicare della vernice su un materiale o una superficie creando una sottile pell... naturale del legno oppure una laccatura.
In questo articolo analizziamo:
Ci sono diversi elementi che caratterizzano gli infissi in legno; sono:
• l’essenza del legno, scegliendo tra conifere e latifoglie;
• la lavorazione del legno del massello, lamellare o finger joint;
• la finitura interna con verniciatura naturale e laccata;
• la finitura esterna che può essere bicolore in legno, alluminio o vetro;
• la ferramenta in diverse colorazioni, il tipo di maniglia e il senso di aperturaIl senso di apertura di un serramento si identifica partendo dal lato dove sono posizionati i cardini e valutando il verso di aper...;
• le tipologie di vetri (doppio e triplo vetro, acustico, temperato, basso emissivo, selettivo, satinato, etc).
Tra le migliori essenze oggi disponibili e utilizzati nella realizzazione di finestre e infissi in legno, abbiamo le conifere e le latifoglie.
Le conifere sono un legno morbido e hanno una crescita veloce. La presenza dei nodi, ovvero il foro che resta dopo il taglio del ramo, permette il taglio della pianta ogni 10/12 anni. Il peso è stimabile in 400 kg al m2 (più una pianta è lenta a crescere più alto è il peso per metro cubo). Le conifere inoltre, hanno un’ottima trasmittanza termica: più il legno è morbido, minore è la capacità acustica che esprime.
Appartengono a questa categoria:
Pino |
Provenienza Svezia 90% e 10% Italia, colore tendente al rosso / giallo, nodi presenti, tuttavia ha una classificazione che esprime ogni quanto si trova un nodo: da quasi assenza di nodi (netto) ad una fitta presenza (5). Il nostro pino è selezionato ed è in classificazione netto (quasi assenza di nodi). |
Abete |
Provenienza Svezia, colore tendente giallo. |
Douglas |
Provenienza Slavonia (nord Croazia), colore rosato, assenza di nodi, la sua caratteristica è una venatura rigatino in facciata, ed è possibile la presenza di sacche di resina (con eventuale fuoriuscita di resina). |
Hemlock |
Provenienza Canada, colore grigio – rosato, assenza di nodi, venatura a rigatino generalmente regolare. |
Le latifoglie hanno una crescita lenta e sono caratterizzate da assenza di nodi: il taglio della pianta avviene dopo 50 anni. Il peso è stimabile intorno ai 700 kg al m2. Le latifoglie sono legni duri con maggiore stabilità e durata nel tempo. È una pianta piena e senza resina.
Appartengono a questa categoria:
Rovere (Quercia) |
Provenienza Austria e Italia, colore giallastro – bruno, assenza di nodi, venatura marcata e vivace. Legno di indiscutibile bellezza e resistenza. |
Meranti (Mogano) |
Provenienza nord America, colore rossastro – bruno, assenza di nodi, tessitura uniforme con venature poco marcate. |
Indipendentemente dalla tipologia di legno scelto per la produzione di infissi in legno, al fine di realizzare un prodotto perfetto, il legname utilizzato viene da subito selezionato attraverso un particolare processo di essiccazione, durante il quale viene attentamente controllato e vengono rimosse tutte le aree danneggiate (danni meccanici, rami neri, parti con nodi, zone con marcescenze o con muffa).
Si scelgono così i pezzi che saranno più resistenti a torsioni e movimenti nel corso del tempo: quindi, si procedere alla fase di lavorazione, che oggi può essere effettuata con 3 modalità: massello, lamellare e lamellare finger joint.
Il legno massello si ottiene tagliando una pianta ed utilizzando i pezzi (masselli) interi, mentre il lamellare si ottiene sezionando il legno in listelli interi di 2 cm e lunghezza di 4/5 mt, che in seguito vengono incollati e giuntati. Il lamellare finger joint è una lavorazione dove i listelli corti da 40/50 cm di lunghezza vengono giuntati sia in verticale che in orizzontale (effetto parquet): in questo modo, la resistenza/durezza viene raddoppiata rispetto al classico lamellare.
Il taglio del serramento può essere a 45° o 90°. Nel taglio a 45°, il profilo viene lavorato a mini denti per far sì che una volta incollato aumenti la superficie di adesione e la colla inserita, a base d’acqua, ottenga un effetto saldatura (giunzione minizinker). Nel taglio a 90°, tra l’incontro dei 2 pezzi, vengono inserite delle spinette.
Il trattamento di verniciatura del legno delle finestre è eseguito con prodotti ecologici idrosolubili (a base d’acqua): questo permette una maggiore durata della vernice nel tempo, e anche l’abbattimento dell’emissione di solventi nell’aria e nell’ambiente.
Un tempo, invece della vernice ad acqua, di utilizzano dei solventi che si appoggiavano e basta, senza penetrare nel legno. Questo creava, nel lungo periodo con i movimenti del legno e gli effetti degli agenti atmosferici, l’effetto di screpolamento della vernice e del legno stesso. I falegnami utilizzavano l’espressione che il legno faceva “il pelo”.
La nuova verniciatura ad acqua invece assicura che la vernice penetri nel legno e protegga le finestre da possibili distacchi: basta tenere la superficie idratata e ben pulita. La verniciatura migliore è realizzata con due mani in tunnel – float coating – seguito dalla carteggiatura manuale e dalla finitura a spruzzo con un robot. Essendo il legno un cattivo conduttore, per poter avere uniformità sulle quattro facce del prodotto, la vernice viene caricata elettro staticamente per far sì che avvolga il pezzo da verniciare.
Negli infissi in legno laccato, la laccatura viene eseguita con un’ulteriore carteggiatura manuale e l’applicazione di un’altra mano di finitura con i robot.
Tra tutte le tipologie di serramenti in legno oggi sul mercato, poche aziende sono in grado di fornire la certificazione di riforestazione pefc. PEFC è la più grande organizzazione al mondo di certificazione forestale: due terzi delle foreste certificate nel mondo sono gestite in conformità ai criteri PEFC di sostenibilità.
Questa organizzazione in particolare si occupa di: conservare la foresta come habitat per animali e piante; verificare l’origine delle materie prime legnose; controllare che il taglio delle piante rispetti il naturale ritmo di crescita della foresta; prevedere che le aree soggette al taglio vengano rimboschite o preferibilmente rigenerate e rinnovate naturalmente e di tutelare i diritti e la salute dei lavoratori. |
La certificazione PEFC ti garantisce l’acquisto di un prodotto ecosostenibile, realizzato nel massimo rispetto possibile dell’ambiente.
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Oggi la maggior parte del legno che si utilizza per gli infissi è destinato al lato interno dell’abitazione, che è anche quello meno esposto agli agenti atmosferici. Per questo motivo la manutenzione del legno è più semplice rispetto al passato.
Infatti, fino a qualche anno fa i serramenti erano completamente in legno, e gli infissi avevano bisogno di una costante e impegnativa manutenzione del materiale a contatto con l’esterno, soggetto ad irraggiamento solare diretto, al ristagno d’acqua sulla superficie, allo smog ed alle intemperie. Per queste ragioni il lato esterno necessitava di un trattamento più approfondito e frequente per quanto riguardava la pulizia ed il mantenimento fino ad arrivare alla carteggiatura e ripittura.
La pulizia e il mantenimento della parte interna del serramento sono molto meno complicate e impegnative. È infatti sufficiente passare la superficie in legno con un panno umido per evitare che lo sporco si accumuli ed infine ripassare tutta la superficie con un panno asciutto. Sono assolutamente da evitare i prodotti chimici che possono intaccare il materiale. In caso è sempre meglio utilizzare un detergente neutro con un panno in microfibra. Operazione da effettuare due o tre volte all’anno per evitare che polveri, smog rovinino la verniciatura ed intacchino il legno stesso.
16 Novembre 2020 © Riproduzione riservata