La legge di bilancio 2022, prorogata fino al 2025, ha introdotto il Bonus Barriere Architettoniche del 75%: una detrazione sulle spese sostenute da cittadini, imprese ed enti pubblici per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Il limite massimo di spesa varia in base al tipo di unità immobiliareL'unità immobiliare è definita dall'art. 40 del DPR 1142/1949 come "ogni fabbricato, o porzione di fabbricato od insieme di fabb..., fino ad un massimo di € 50.000 per gli edifici unifamiliari (quindi per un ammontare complessivo delle spese detraibili fino a € 37.500 per unità immobiliare).
Con il termine “barriere architettoniche” si fa riferimento a tutti quegli elementi che rappresentano degli ostacoli per le persone che hanno una capacità motoria limitata. L’obiettivo di questo bonus è limitare la presenza di impedimenti, per esempio scalini e porte troppo strette, per permettere a tutte le persone di vivere uno spazio, indipendentemente che sia pubblico o privato.
In questo articolo vediamo cos’è il bonus barriere architettoniche, come funziona, quali lavori rientrano, a chi spetta e come fare la richiesta.
Questo Bonus fiscale non è più valido nel 2024 (come da D.L. n. 212/2023)
In questo articolo analizziamo:
La Legge di Bilancio per il 2023 ha esteso l’agevolazione per l’eliminazione delle barriere architettoniche al 31 dicembre 2025 e modificato le regole per l’approvazione dei lavori. Nello specifico nell’art. 119-ter D.L. 34/2020 viene riconosciuta la detrazione del 75% per le spese documentate e sostenute dal 01/01/2022 al 31/12/2025 per tutti gli interventi volti ad eliminare le barriere architettoniche negli edifici già esistenti.
Questa detrazione viene riconosciuta sulle spese sostenute da cittadini, imprese ed enti pubblici e privati per l’abbattimento di ostacoli alla mobilità di alcune persone. La detrazione viene ripartita in 10 quote annuali di pari importo ed è valida sulle spese fino a un importo massimo variabile, da 30.000 a 50.000 euro, a seconda dell’edificio in cui si eseguono i lavori.
Inoltre, la sostituzione degli infissi per eliminare le barriere architettoniche gode della detrazione fiscale del 75%, dello sconto in fatturaLo sconto in fattura è un bonus fiscale (abolito dal 17 febbraio 2023) che permetteva di utilizzare subito gli importi agevolati ... e della cessione del creditoLa cessione del credito è uno strumento finanziario con il quale due parti fanno un accordo che ha come oggetto il trasferimento .... Rientrano in questa categoria interventi come l’automazione delle porte e l’installazione di infissi scorrevoli.
La detrazione viene ripartita in 10 rate annuali di pari importo e deve essere calcolata su una spesa complessiva non superiore a:
Per poter usufruire di questa agevolazione gli interventi devono rispettare una serie di requisiti definiti nel Decreto Ministeriale 14 giugno 1989, n. 236 “Prescrizioni tecniche necessarie a garantire l’accessibilità, l’adattabilità e la visitabilità degli edifici privati e di edilizia residenziale pubblica sovvenzionata e agevolata, ai fini del superamento e dell’eliminazione delle barriere architettoniche“.
La detrazione spetta anche se l’intervento è effettuato in immobili o condomini dove, al momento della richiesta, non sono presenti persone con disabilità o ultrasessantacinquenni.
Rientrano nella categoria degli interventi agevolati tutti quelli effettuati all’interno e all’esterno di un edificio per eliminare le barriere architettoniche. In particolare tra i possibili interventi ci sono:
La detrazione spetta anche per i lavori di automazione degli impianti di edifici e singole unità immobiliari finalizzate a eliminare le barriere architettoniche. Rientrano in questo caso anche le spese relative allo smaltimento e alla bonifica dei materiali e dell’impianto sostituito.
Possono accedere alla detrazione le persone fisiche, gli enti pubblici e privati, le società semplici, le associazioni tra professionisti e i soggetti che conseguono reddito d’impresa. L’agevolazione spetta anche ai titolari di diritti reali/personali di godimento sugli immobili oggetto degli interventi.
L’agevolazione può essere richiesta solo da contribuenti assoggettati all’Irpef, residenti o meno nel territorio italiano, per la ristrutturazione di immobili residenziali già esistenti.
Accedere al Bonus barriere architettoniche è molto semplice. È sufficiente infatti inserire la spesa nella dichiarazione dei redditi e la detrazione verrà riconosciuta in 10 anni. Ci sono anche altre due modalità per ottenere la detrazione:
15 Giugno 2023 © Riproduzione riservata