Bonus mobili 2024: come funziona la detrazione

NEWS

bonus-mobili-2021

Vediamo insieme come funziona il Bonus mobili 2024, una buona occasione per sostituire i mobili di casa e gli elettrodomestici durante la ristrutturazione. È una possibilità che si aggiunge alle già presenti come la manutenzione straordinaria, il restauro, il risanamento conservativo e la ristrutturazione edilizia, che sono normalmente agevolate con la detrazione al 50%.

Cos’è il Bonus mobili ed elettrodomestici 

Il Bonus mobili va a completare le agevolazioni previste per i lavori di ristrutturazione degli immobili, che hanno svariate agevolazioni come il Superbonus al 70%, l’Ecobonus al 50% e la ristrutturazione al 50%, estendendo le possibilità di detrazione dell’acquirente anche a mobili ed elettrodomestici.

Il Bonus mobili 2024 consiste nella detrazione IRPEF del 50% per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici legati ad un immobile che viene sottoposto a lavori di ristrutturazione edilizia. La ristrutturazione è l’aspetto essenziale per ottenere l’agevolazione: il Bonus mobili 2024 è quindi un completamento del bonus ristrutturazione. Lo dimostra il fatto che la data di inizio dei lavori di ristrutturazione deve essere assolutamente precedente a quella di acquisto di mobili o elettrodomestici che rientrano nella detrazione.
Pertanto gli aventi diritto potranno richiedere la detrazione solo dimostrando lo stato di avanzamento dei lavori o il termine dei lavori eseguiti.

 

A chi spetta il Bonus mobili ed elettrodomestici

La Legge di Bilancio 2023 proroga per il triennio 2022-2024 il bonus mobili con la detrazione al 50% degli acquisti di arredi o elettrodomestici per immobili ristrutturati o in fase di ristrutturazione. La detrazione sarà ripartita in dieci quote annuali di pari importo.

Per il 2024 la detrazione verrà quantificata in un tetto massimo di spesa complessivo non superiore a 5.000 euro, importo che comprende l’installazione, il trasporto e l’IVA. Il contribuente che ha più unità immobiliari, dimostrando di aver eseguito per ogni unità immobiliare i lavori di ristrutturazione, avrà diritto al beneficio per tutte le unità senza alcun tetto massimo di spesa, salvo il massimale per singola unità di 5.000,00 euro.

 

Elenco spese ammesse in detrazione fiscale del Bonus mobili ed elettrodomestici

Come già indicato la spesa massima sulla quale è possibile richiedere il beneficio della detrazione ammonta a 5.000,00. La spesa sostenuta deve riguardare mobili nuovi ed elettrodomestici di classe non inferiore a A+ . L’elenco dei prodotti è stato messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate e include nello specifico:

  • mobili e arredi: ad esempio letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, materassi, apparecchi di illuminazione;
  • elettrodomestici di classe energetica non inferiore alla A+ (per i forni non inferiore alla classe A): ad esempio frigoriferi, congelatori, lavatrici, asciugatrici, lavastoviglie, apparecchi di cottura, stufe elettriche, forni a microonde, piastre riscaldanti elettriche, apparecchi elettrici di riscaldamento, radiatori elettrici, ventilatori elettrici, apparecchi per il condizionamento.


Elenco lavori che danno il via libera al Bonus mobili

I lavori di ristrutturazione che danno il via libera al bonus mobili e quindi alla possibilità di accedere alla detrazione IRPEF del 50% per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici sono i seguenti:

  • manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti. Non sono compresi i lavori di manutenzione ordinaria su singoli appartamenti (per esempio, tinteggiatura di pareti e soffitti, sostituzione di pavimenti, sostituzione di infissi esterni, rifacimento di intonaci interni);
  • ricostruzione o ripristino di un immobile danneggiato da eventi calamitosi, se è stato dichiarato lo stato di emergenza;
  • restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, riguardanti interi fabbricati, eseguiti da imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare e da cooperative edilizie che entro 18 mesi dal termine dei lavori vendono o assegnano l’immobile;
  • manutenzione ordinaria, manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su parti comuni del condominio.
  • manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia su singoli appartamenti. I lavori di manutenzione ordinaria su singoli appartamenti (per esempio, tinteggiatura di pareti e soffitti, sostituzione di pavimenti, sostituzione di infissi esterni, rifacimento di intonaci interni) non danno diritto al bonus;

Diventa indispensabile stilare un elenco di interventi che da diritto al Bonus mobili:

In caso di manutenzione straordinaria con titolo abilitativo: installazione di ascensori e scale di sicurezza, realizzazione dei servizi igienici, sostituzione di infissi esterni con modifica di materiale o tipologia di infisso, rifacimento di scale e rampe, realizzazione di recinzioni, muri di cinta e cancellate, costruzione di scale interne, sostituzione dei tramezzi interni senza alterazione della tipologia dell’unità immobiliare.

Per la ristrutturazione edilizia: modifica della facciata, realizzazione di una mansarda o di un balcone, trasformazione della soffitta in mansarda o del balcone in veranda, apertura di nuove porte e finestre, costruzione dei servizi igienici in ampliamento delle superfici e dei volumi esistenti.

In caso di restauro e risanamento conservativo: adeguamento delle altezze dei solai nel rispetto delle volumetrie esistenti, ripristino dell’aspetto storico-architettonico di un edificio.

 

Come si detrae il Bonus mobili: facciamo un esempio

La spesa massima sulla quale è possibile applicare la detrazione al 50% è di 5.000,00 euro e le quote vengono ripartite in 10 rate.
Per farla semplice, se ho sostenuto una spesa complessiva di 20.000,00 euro per mobili ed elettrodomestici si potrà detrarre per un massimo di 5.000,00 euro. Ogni anno potrò avere una detrazione IRPEF di 250,00 euro; operazione che si ripete ogni anno fino alla decima rata, la detrazione complessiva ammonterà quindi a circa 2.500,00 euro.
Per ottenere lo sgravio è sufficiente inserire nella dichiarazione dei redditi (modello 730 o modello UNICO) la spesa sostenuta che deve essere documentata. I pagamenti sostenuti devono essere conservati e sono validi solo i pagamenti tracciabili. Altro elemento indispensabile è la comunicazione all’ENEA che deve essere conservata e che riguarda l’acquisto degli elettrodomestici.

 

Quali sono i pagamenti ammessi. Attenzione a non sbagliare: facciamo un esempio

Le modalità di pagamento ammesse per il Bonus Mobili 2024 sono quelle indicate dall’Agenzia delle Entrate: il bonifico ordinario e la carta di credito o debito, non sono ammessi pagamenti effettuati con assegno, contanti o altri mezzi. Il pagamento con bonifico bancario o postale NON deve avvenire con il modulo per le spese di ristrutturazione perché è soggetto a trattenuta. L’utilizzo del modulo scorretto non dà diritto alla detrazione; se per errore si utilizza il modulo del bonifico per ristrutturazione che è soggetto a ritenuta fiscale, non si accede alla detrazione e il fornitore non riceve l’intera cifra a saldo, dovrà chiedervi la cifra mancante per raggiungere il saldo. L’ammontare della ritenuta fiscale non è recuperabile in nessun modo.
Quindi facendo un esempio: se il vostro fornitore di mobili ed elettrodomestici vi ha emesso una fattura di 30.000,00 euro e come metodo di pagamento utilizzate il bonifico per ristrutturazione, il vostro fornitore riceverà 27.600,00 euro anziché 30.000,00 euro la differenza di 2.400,00 euro corrisponde alla ritenuta d’acconto generata dal bonifico per ristrutturazione e queste 2.400,00 euro non sono recuperabili in nessun modo. Il vostro fornitore sarà costretto a richiedervele. ATTENZIONE A NON SBAGLIARE!!

Documenti necessari per il Bonus mobili ed elettrodomestici

Per poter accedere ai benefici della detrazione si raccomanda la conservazione dei documenti necessari e parliamo di:

  • ricevuta del bonifico ORDINARIO (se utilizzato come metodo di pagamento);
  • ricevuta di avvenuta transazione (per i pagamenti con carta di credito o di debito, se utilizzato come metodo di pagamento);
  • fatture di acquisto dei beni o scontrino, riportanti la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti, il codice fiscale e la partita IVA.
  • Copia della documentazione inviata all’ENEA

Per un riepilogo approfondito sull’argomento e le novità introdotte dalla legge di bilancio 2024 ti consigliamo di visitare anche la pagina detrazioni Bonus Mobili 2024.

© Riproduzione riservata



Potrebbero interessarti