Come arieggiare la casa in inverno

L'ESPERTO CONSIGLIA, RISPARMIO ENERGETICO 0

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Il corretto ricambio d’aria in casa è fondamentale per vivere in salute e benessere i propri spazi quotidiani. Se con la bella stagione si tende naturalmente ad aprire molto di più le finestre, arieggiare i locali delle nostre abitazioni in inverno è una pratica spesso sottovalutata e non seguita con regolarità, soprattutto da chi vive in città. Tenere le finestre chiuse per timore che sostanze nocive e smog possano inquinare gli ambienti domestici è per molti una scelta obbligata, per altri è semplicemente un’abitudine. È una pratica sbagliata.

Cambiare l’aria in inverno è molto importante perché in casa si producono sostanze nocive. Insidie potenzialmente tossiche, come la polvere, si nascondono fra le pareti e sui soprammobili. La fiamma dei fornelli in cucina rilascia monossido di carbonio. E ancora, farsi il bagno o la doccia, asciugare il bucato, o la semplice presenza di persone e piante, producono anidride carbonica e vapore acqueo e portano a una riduzione dell’ossigeno disponibile nei locali domestici.

La cosiddetta “aria viziata” può generare lacrimazione, emicrania, affaticamento della capacità respiratoria, stanchezza e scarsa capacità di concentrazione ma anche rappresentare un pericolo per le capacità cognitive.

 

Controllare umidità e sprechi energetici

Per una corretta areazione invernale è bene anzitutto controllare lo stato delle finestre della propria casa e il livello di umidità presente, che non deve mai superare in inverno il 65%. Un’eccessiva umidità può portare al gocciolamento delle finestre, alla formazione di condensa e quindi della muffa (leggi sull’argomento come eliminare l’umidità in casa). Inoltre dobbiamo fare attenzione agli sprechi energetici in relazione al tipo di infisso montato. I serramenti di vecchia concezione, privi di guarnizioni e tecnicamente meno performanti, fanno passare gli spifferi permettendo, anche se involontariamente e in maniera limitata, un ricambio d’aria. In presenza di cassonetti per tapparelle la quantità d’aria scambiata potrebbe anche essere superiore. In questo caso l’ambiente in inverno risulta meno umido e l’aria meno viziata, ma le dispersioni energetiche portano inevitabilmente a inutili sprechi in termini di riscaldamento.
Gli infissi di ultima generazione hanno invece il problema opposto: proprio perché dotati di un’ottima capacità isolante, non permettono un sufficiente ricambio d’aria in casa. In questo caso l’unico modo per areare i locali in inverno è aprire le ante delle finestre. Facciamo attenzione però: soprattutto nella stagione fredda infatti l’aria calda tenderà a uscire velocemente all’esterno a causa della forte differenza di temperatura e anche in questo caso potreste trovare una bella sorpresa in bolletta. L’areazione invernale sbagliata può portare a una dispersione fino al 25% dell’energia richiesta per il riscaldamento dell’abitazione.

 

In inverno aprite le finestre rispettando i tempi!

Per un corretto ricambio d’aria completo in una stanza aprite le finestre rispettando le seguenti tempistiche (calcolate su una metratura di 4x3m).

  1. In caso di finestra con la classica apertura dell’anta
  • Senza corrente d’aria: 4-7 minuti
  • In presenza di corrente d’aria: 4 minuti
  1. In caso di finestra aperta con anta a ribalta
  • Senza corrente d’aria: 20-50 minuti
  • In presenza di corrente d’aria: 15-30 minuti
  1. In caso di finestre datate (senza guarnizioni) ridurre i tempi considerando che da 1 a 4 ore gli spifferi possono anche aver cambiato parte dell’aria, nonostante i serramenti chiusi.

In inverno consigliamo di arieggiare la casa di frequente (2-3 volte), soprattutto nei locali dove si produce maggiore umidità (bagno e cucina) per i brevi periodi indicati. In questo modo quando le finestre verranno chiuse si ristabilirà entro pochi minuti la temperatura iniziale, evitando inutili sprechi di calore.

 

Installare la Ventilazione Meccanica Controllata (VMC)

Per arieggiare la casa durante l’inverno e al tempo stesso migliorare l’efficienza degli edifici, bisogna limitare le dispersioni di calore. In quest’ottica, i nuovi edifici costruiti a partire dal 2021 saranno ad energia “quasi zero”: il 50% dell’energia necessaria per acqua sanitaria, raffrescamento e riscaldamento deve essere prodotta da fonti rinnovabili.

Le nuove case ad alta efficienza sono equipaggiate della Ventilazione Meccanica Controllata (VMC) a recupero calore centralizzata, ovvero un impianto dotato di uno scambiatore di calore per non disperdere l’energia. Le classi A, A+ e NZEB sarebbero impossibili da raggiungere senza VMC.

La VMC può essere installata in qualsiasi appartamento, e garantisce un continuo arieggiamento senza dispersione energetica.

 

VMC di Punto Sicurezza Casa

Punto sicurezza casa è certificata per installare l’impianto VMC Pure Air di PosaClima, compost0 da due piccole ventole che garantiscono un grande recupero di calore e un basso consumo elettrico. Il cuore è il motore Mitsubishi garantito per 10 anni.

 

Come funziona la VMC Pure Air

Lo scambiatore entalpico Pure Air in cellulosa speciale permette lo scambio di calore interno/esterno, in particolare è utile perché:

  • il vapore acqueo dell’aria umida uscente condensa
  • viene assorbito su un lato della membrana porosa
  • l’umidità recuperata è trasmessa sull’altro lato della membrana, all’aria fresca
  • nessun odore o trasmissione di batteri

 

I vantaggi della VMC Pure Air

L’utilizzo della VMC Pure Air prevede diversi vantaggi:

  • ricambio continuo di aria senza aprire le finestre e quindi controllo degli inquinanti interni (Co2 – VOC ecc.)
  • abbattimento degli agenti inquinanti presenti nell’aria esterna, come pollini, Pm 10, acari ecc.. grazie ad un efficace sistema di filtrazione
  • assenza di proliferazione di funghi e muschi all’interno dell’abitazione perchè evita i picchi di umidità
  • assenza di salti termici in ambiente soprattutto in inverno grazie allo scambiatore di calore
  • casa più silenziosa perché attraverso le finestre aperte entra anche il rumore
  • eliminazione degli odori interni
  • riduzione dei consumi energetici in quanto, in inverno viene recuperato il 75% del calore dall’aria che esce

 

 

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